“WINE FOCUS”: DEDICATA AL MONDO DEL VINO LA SECONDA EDIZIONE DEL LOGIDAY, ORGANIZZATA CON LOGISLAB (UNIVERSITÀ DI FIRENZE)

20 MARZO 2019 - FIRENZE

“Abbiamo dedicato al mondo del vino la seconda edizione di Logiday perché si tratta di un settore di primaria importanza per l’economia italiana. Il vino è infatti un prodotto bandiera, il cui prestigio contribuisce al successo del Made in Italy nel mondo. Ma è anche un comparto che presenta importanti margini di miglioramento per quanto riguarda la logistica: pensiamo che le sfide commerciali sui mercati internazionali non si vincano solo con la qualità, la tradizione e un’immagine prestigiosa, ma anche con l’efficienza della distribuzione e del servizio”. Con queste parole, Rinaldo Rinaldi, docente di Operations Management alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Firenze, ha aperto la seconda edizione di Logiday, workshop organizzato da LogisLab (Università di Firenze), in collaborazione con CSCMP Italy Roundtable.

Nel corso dei lavori sono stati affrontati i numerosi aspetti che interessano la logistica del settore vitivinicolo, con particolare riguardo alla rivoluzione digitale. Sono stati approfonditi quindi temi di grande attualità: identità digitale nella filiera vitivinicola, business intelligence come strumento per il controllo di gestione, S&OP e logiche di ottimizzazione, change management, tracciabilità e rintracciabilità del prodotto attraverso le etichette “intelligenti”. Si è anche discusso del modo ottimale di gestire la cospicua mole di dati che si generano nelle varie fasi della produzione: dalla vigna alla cantina, dall’affinamento alla distribuzione e alla commercializzazione, per avere la consapevolezza del costo del prodotto.

“Gli argomenti affrontati nel corso del Logiday, ha aggiunto Igino Colella, presidente CSCMP Italy Roundtable, hanno consentito di fare luce su quanto è stato fatto e quanto si sta facendo per rendere il settore del vino una industry moderna ed efficiente, gestita in modo manageriale e al passo con i tempi, lasciando il valore della tradizione e dell’esperienza alla parte produttiva”.